L'Agenzia delle entrate britannica ha chiesto all'International Consortium of Investigative Journalists (Icij) di poter accedere ai documenti rivelati nelle carte di Panama nei quali figura anche il nome del padre del premier David Cameron, deceduto nel 2010, come beneficiario di operazioni fiscali offshore. "Qualora dovessimo riscontrare qualche violazione, agiremo in modo rapido e appropriato", ha chiarito l'ente fiscale di Sua Maestà.
Anche le autorità di tassazione italiane hanno deciso di chiedere i dati dei propri contribuenti presenti nei cosiddetti "Panama papers" e, proprio in queste ore, starebbe elaborando le strategie e attivando i contatti internazionali per ottenere la documentazione, per poi attivare con rapidità le indagini.
In Australia e India sono già scattate le prime inchieste formali dalle Procure. Da Bruxelles, l'UE s'impegna ad agire, mentre la cancelliera Angela Merkel e il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble assicurano che il governo tedesco prende "molto sul serio" lo scandalo.
Da ultimo anche la giustizia panamense ha annunciato che aprirà un'inchiesta su questo scandalo. Lo ha annunciato lunedì il ministero pubblico dello stato caraibico.
ATS/sdr/SP