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Parigi, dopo l'attentato scoppia la protesta curda

Incendi e barricate contro la polizia: "Non avete protetto la comunità". Il killer che stamani ha ucciso 3 persone era stato scarcerato 11 giorni fa

  • 23.12.2022, 21:04
  • 20.11.2024, 14:09
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Spari nel centro di Parigi

Telegiornale 23.12.2022, 21:00

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Di: ATS/M. Ang. 

Almeno cinque agenti sono rimasti feriti durante i violenti scontri con i manifestanti nel quartiere del Faubourg Saint-Denis, nel cuore di Parigi, nei dintorni del luogo della sparatoria di questa mattina contro la comunità curda: è quanto riferiscono fonti della polizia citate da Bfmtv. Nella zona la tensione resta altissima, con gli agenti in tenuta antisommossa che cercano di disperdere i manifestanti tra cariche e gas lacrimogeni dopo la visita sul posto del ministro dell'Interno, Gérald Darmanin.

"Non avete protetto la comunità curda"

I manifestanti accusano lo Stato di non aver sufficientemente protetto la comunità curda e di aver lasciato a piede libero l'uomo di 69 anni che questa mattina ha ucciso tre persone - una donna e due uomini, tutti membri del Consiglio democratico curdo (Cdkf) di Francia - dinanzi al centro culturale curdo. Tre i feriti, tutti maschi, di cui uno in condizioni gravi.

Il killer gia condannato per "violenze armate di stampo razzista"

Il sospetto fermato è un 69enne di cittadinanza francese, a sua volta ferito (al volto) e ricoverato in ospedale. Ha gravi precedenti giudiziari ed era iscritto a un poligono. Già condannato per "violenze armate di stampo razzista" lo scorso anno, era uscito dal carcere parigino della Santé appena 11 giorni fa. Secondo fonti di polizia, era già noto per due tentati omicidi del 2016 e 2021: avrebbe in particolare attaccato un campo di migranti con una sciabola in un'altra zona della capitale un anno fa. In quella circostanza aveva ferito diverse persone, di cui due in modo grave. In attesa del processo d'appello, aveva ottenuto la libertà vigilata. Un elemento che ha suscitato veleni e polemiche in tutto il Paese. Per il ministro dell'Interno Gérald Darmanin, che è andato sul luogo del crimine a metà pomeriggio, il killer ha "deliberatamente preso di mira degli stranieri".

Il razzismo è fra le ipotesi prese in considerazione dagli inquirenti che indagano sui motivi che hanno spinto il killer ad uccidere.

L'assalto al centro culturale curdo

Mancava qualche minuto a mezzogiorno quando l'assassino si è recato in rue d'Enghien, dove ha aperto il fuoco contro un centro culturale curdo, ma anche contro un ristorante della stessa comunità nonché un coiffeur di zona. Secondo fonti giudiziarie citate da BFM-TV, a bloccare e disarmare l'attentatore, ferendolo, sarebbero stati dei civili all'interno del coiffeur. Poi sono intervenute le forze dell'ordine.

I curdi: "La Francia interrompa cooperazione con l'intelligence turca"

La procura di Parigi ha aperto un'inchiesta per omicidio e violenze armate volontarie nonché violazione della legislazione sulle armi. Sul posto si è recata anche la Procura Nazionale Antiterrorismo (Pnat), che al momento non ha ritenuto opportuno occuparsi del dossier, scartando dunque l'ipotesi di un attentato. Non la pensa così il Consiglio democratico curdo in Francia (Cdkf). L'organismo ha deplorato in conferenza stampa che "ancora una volta, nel pieno centro di Parigi, la comunità curda sia stata colpita da un attentato terroristico". Un riferimento ai terribili omicidi del gennaio 2013, quando nello stesso quartiere vennero brutalmente freddate tre militanti curde. "La situazione politica in Turchia - accusa il Cdkf - e le evoluzioni politiche riguardanti il popolo curdo ci lasciano chiaramente pensare che si tratti di assassini politici". E ancora: "Attraverso la stampa abbiamo appreso che la natura terroristica di questo atto non sia stata al momento considerata. Siamo indignati per questa situazione. Vogliono farci credere che si tratta di un semplice militante di estrema destra". Quindi l'appello alle autorità francesi ad interrompere "la loro cooperazione con l'intelligence turca".

La sinistra tuona contro le posizioni xenofobe che alimentano l'odio razziale

Per tutto il giorno si sono rincorse le polemiche politiche, con la sinistra che ha tuonato contro le posizioni xenofobe che alimentano l'odio razziale. "Un anno fa, aveva attaccato i migranti. Oggi il criminale ha attaccato i curdi. Ciò che è accaduto nel decimo arrondissement di Parigi deve risvegliare ognuno di noi sul pericolo che rappresenta l'estrema destra. Dare una legittimità al razzismo, significa armare gli identitari", ha protestato in un tweet il segretario del Partito socialista francese, Olivier Faure, mentre la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, si è limitata a condannare un "terribile dramma". "I curdi di Francia sono stati l'obiettivo di un odioso attacco nel cuore di Parigi", ha denunciato in un tweet il presidente Emmanuel Macron, rivolgendo il suo pensiero "alle vittime e alle persone che lottano per la vita, alle loro famiglie e ai loro cari".

Intervistato da M6, l'anziano padre dell'assalitore, ha denunciato il comportamento del figlio, descrivendolo come "un pazzo, un imbecille". Dopo la recente scarcerazione, i genitori avevano accolto il figlio in casa con loro: "Ieri sera - ha raccontato ancora l'uomo - ha giocato a Scrabble con sua madre, stavano bene. Era contenta e lui anche. Ci dicevamo: 'Tornerà sulla retta via'. Mia moglie faceva di tutto per essere gentile".

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Notiziario 14.00 del 23.12.2022

Notiziario 23.12.2022, 15:12

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