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Payne era incosciente mentre precipitava

Il cantante britannico non ha tentato di proteggersi durante la caduta dalla camera d’hotel che ha devastato consumando alcol e stupefacenti

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Fans di Liam Payne accendono candele davanti all'hotel

Fans di Liam Payne accendono candele e si sostengono davanti all'hotel dove è avvenuta la disgrazia

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Cominciano ad emergere i dettagli della tragica morte della star del pop britannico Liam Payne, avvenuta mercoledì a Buenos Aires. Il risultato preliminare dell’autopsia ha confermato che il giovane è morto per i “traumi multipli” e le “emorragie interne ed esterne” compatibili con la caduta, senza aver fatto alcun tentativo di proteggersi. Per questo si ritiene sia precipitato mentre era in uno “stato di incoscienza”. Si attendono i risultati degli esami “istopatologici, biochimici e tossicologici” per studiare le tracce di alcol e tossine nel sangue, negli organi e i risultati dei tamponi nasali.

Secondo il rapporto della polizia la stanza era “in totale disordine, con vari oggetti rotti, il televisore esploso, fogli di alluminio, cera di candele e lattine ovunque e diverse risme di medicinali, tra cui Clonazepam (una benzodiazepina dotata di proprietà ansiolitiche, miorilassanti, sedative e con proprietà per il trattamento di fobia sociale, disturbi d’ansia, attacchi di panico), energizzanti e farmaci da banco” mentre sono stati prelevati “campioni di polvere bianca da analizzare in laboratorio”.

Le ricostruzioni degli inquirenti si concentrano anche e soprattutto sui sei minuti che hanno preceduto il suo decesso. Prima la chiamata alla polizia del direttore del boutique hotel Casa Sur, Esteban Grassi, dicendo che un ospite aveva “distrutto” la stanza in cui alloggiava: “Ha esagerato con la droga e l’alcol. Abbiamo paura che metta a rischio la sua vita”.

Tre minuti dopo Josefina, impiegata in un ufficio adiacente all’hotel, dichiara di avere ascoltato una sirena e di essere “scesa per vedere cosa stava succedendo”. Lì, continua la testimone, “una collega ha parlato con una massaggiatrice dell’hotel che le ha detto che c’era un uomo molto violento, sotto l’effetto di droghe e nel mezzo di una crisi psicotica. Poi sono passati alcuni minuti e abbiamo visto una tenda rossa nel cortile interno dell’hotel”.

“L’ufficio del procuratore ha detto che oltre a ricostruire le circostanze della morte del musicista, l’indagine mira a determinare il possibile coinvolgimento di terzi negli eventi che hanno portato alla morte” di Payne, ha reso noto il quotidiano argentino Clarín.

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Addio a Liam Payne

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