Il vicepresidente americano Mike Pence si è recato nella zona demilitarizzata al confine tra le due Coree all'indomani del fallimento dell'ultimo lancio missilistico compiuto domenica da Pyongyang. La tappa cruciale e imprevista del suo viaggio ufficiale cade in un momento di grande tensione nei rapporti tra Washington e il regime di Kim Jong-un, e viene considerata una risposta chiara al recente test balistico.
La Corea del Nord nelle ultime settimane ha compiuto diversi esperimenti in risposta al dispiegamento nell'area delle forze navali del Pentagono, che interpreta come una provocazione. Domenica le autorità americane avevano ribadito che un ampio dispositivo è a disposizione del presidente Donald Trump in materia di politica straniera, senza scartare l'opzione di un intervento militare.
Il responsabile della sicurezza nazionale Usa ha puntualizzato che la Casa Bianca sta valutando con i suoi alleati, Cina compresa, diverse soluzioni per ottenere il consenso internazionale. Nel frattempo, lunedì, Tokyo ha esortato la Corea del Nord a evitare nuove provocazioni, a rispettare le risoluzioni dell'ONU e ad abbandonare il suo controverso programma di riarmo nucleare. Nel suo discorso davanti al Parlamento, il premier nipponico Shinzo Abe ha dichiarato che il Giappone continuerà a cooperare con Stati Uniti, Corea del Sud, Cina e Russia nel quadro della crisi con il regime di Pyongyang.
REUTERS / AFP Trem
Dal TG12.30:
(Notizia riferita nel notiziario radiofonico delle 03.00)