Militari di Israele e gruppi armati palestinesi nella Striscia di Gaza si sono scontrati giovedì con razzi e missili il giorno dopo un'incursione compiuta dall'esercito israeliano nella Cisgiordania occupata. Undici palestinesi, tra cui un ragazzo di 16 anni, sono stati uccisi e più di 80 feriti ieri, mercoledì, durante un'incursione militare delle forze armate dello Stato ebraico a Nablus.
Secondo uno schema ormai ricorrente, le violenze sono state seguite durante la notte da lanci di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele, a cui sono seguiti gli attacchi aerei israeliani nelle prime ore del mattino sul territorio controllato dal movimento islamista palestinese Hamas dal 2007.
In precedenza, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres aveva espresso allarme per il fatto che la situazione "nei territori palestinesi occupati è la più instabile degli ultimi anni". Dal canto suo, l'Unione europea ha invitato "tutte le parti a operare per il ritorno alla calma e per una de-escalation delle tensioni".
Dall'inizio dell'anno, il conflitto israelo-palestinese ha causato la morte di 60 palestinesi (tra cui membri di gruppi armati e civili, anche minorenni) e di nove civili (tra cui tre minorenni) e di un poliziotto israeliano e di una donna ucraina, secondo un conteggio dell'AFP basato su fonti ufficiali israeliane e palestinesi.