Barack Obama è giunto giovedì a Orlando, in Florida, per portare il suo sostegno ai familiari delle vittime della strage al "Pulse", ai sopravvissuti e ai soccorritori che molto hanno fatto per salvare vite. Ha chiesto di mettere fine alla discriminazione e alla violenza contro i nostri fratelli e sorelle della comunità Lgtb".
Questa è la nona volta dall'inizio della sua presidenza che Obama si trova a fare un simile viaggio: di recente dopo l'attacco a San Bernardino, in California. Ma anche dopo la carneficina nella chiesa afroamericana di Charleston, per citare soltanto alcuni degli episodi più drammatici che hanno segnato gli ultimi anni.
Il presidente ha chiesto al Congresso di spingere su maggiori controlli per le armi. Alla famiglie delle vittime "non interessa la politica, e non interessa neanche a me", ha affermato dopo aver incontrato li parenti delle vittime di Orlando. Le famiglie delle vittime del Pulse "dovrebbero essere le nostre famiglie", ha detto, "sono parte della famiglia dell'America".
ATS/sdr
Dal Telegiornale 12.30