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Politica estera, cosa cambia con Biden

Se Trump aveva rotto con il passato, scavando un fossato, tra gli altri, con l'Europa, cosa cambierà ora? - L'intervista con Paolo Magri, direttore dell'ISPI di Milano

  • 8 novembre 2020, 22:18
  • 22 novembre, 18:12
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Il mondo nella visione di Biden

Telegiornale 08.11.2020, 21:00

Di: A. Chiara/M. Ang. 

Come cambierà la politica estera degli Stati Uniti con Joe Biden, considerato che l'amministrazione Trump ha avuto una linea di rottura con il passato, cambiando il ruolo degli USA nel mondo? È davvero sicuro che Biden getterà al vento tutta l'eredità di Trump?

La RSI ha intervistato sul tema Paolo Magri, direttore dell'istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) di Milano, chiedendogli quale opinione abbia sui tanti dossier che il nuovo presidente dovrà affrontare: dal Medio Oriente (il premier israeliano Netanyahu nella notte si è congratulato con Biden, ma ha anche ringraziato Trump per l'amicizia e il riconoscimento di Gerusalemme capitale), all'Europa (ricordando un'immagine su tutte, quella di Trump che rifiuta l'invito della cancelliera Merkel a stringersi la mano), dalla Cina (il cosiddetto "virus cinese" e la guerra commerciale sono state le cifre stilistiche trumpiane nei confronti di Pechino) all'uscita dall'Organizzazione mondiale della sanità per la gestione pandemica (è stato solo uno degli schiaffi di Trump al multilateralismo).

Guarda l'intervista integrale a Paolo Magri, direttore dell'ISPI di Milano

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