Il misterioso focolaio di polmonite virale, provocato da un nuovo tipo di coronavirus della stessa famiglia di quelli della SARS, ha colpito almeno 45 persone nella Cina centrale, come riferito sabato dalle autorità sanitarie locali. Tutti i casi sono stati segnalati dal mese scorso a Wuhan, una città di 11 milioni di abitanti che è anche un importante punto di transito per i viaggi nel paese. Sono tre invece i casi rilevati all’estero, due in Thailandia e uno in Giappone. Si tratta di persone che si erano recate a Wuhan.
Uno studio britannico afferma però che il numero di persone colpite dal coronavirus (attualmente denominato 2019-nCov) è probabilmente più alto. I ricercatori del Centre for Global Infectious Disease Analysis dell'Imperial College di Londra, che collabora con istituzioni come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno stimato "un totale di 1'723 casi" fino 12 gennaio a Wuhan.
Intanto aumenta l’allerta anche in altri paesi. A Hong Kong sono stati introdotti rigorosi controlli della temperatura per i viaggiatori che arrivano dalla Cina continentale. Negli Stati Uniti, gli aeroporti di San Francisco, Los Angeles e New York con voli diretti da Wuhan hanno intensificato le misure di rilevamento per identificare eventuali sintomi dell'infezione.
Virus cinese, sale la preoccupazione
Telegiornale 18.01.2020, 13:30