I direttori dei principali canali della tv pubblica polacca TVP si sono dimessi in segno di protesta contro la controversa legge sui media voluta dal partito di destra al governo del leader Jaroslaw Kaczynski e varata l'ultimo giorno dell'anno dal parlamento di Varsavia.
Secondo analisti non-governativi si tratta di un tentativo di mettere i media pubblici al servizio dell'unico partito al governo. L'Associazione europea dei giornalisti (Aej) ha espresso il timore che la riforma voglia mettere i media sotto il controllo diretto dell'esecutivo della premier Beata Szydlo. Simile preoccupazione è stata espresso dal primo vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans.
La contestata legge, che richiama le riforme introdotte in Ungheria dal premier Victor Orban, prevede l'immediata sospensione di tutti i componenti delle direzioni nonché dei consigli d'amministrazione di media pubblici polacchi e conferisce al ministro del Tesoro la facoltà di nominare i nuovi responsabili senza il dovere di scegliergli attraverso i concorsi (finora organizzati dal Consiglio nazionale della radio e televisione, un organo costituzionale).
ATS/M.Ang.
RG 12.30 del 3 gennaio 2016 La corrispondenza di Matteo Tacconi
RSI Info 03.01.2016, 13:52
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