Le presidenziali in Ucraina si sono rivelate un trionfo per il re del cioccolato Petro Poroshenko. Il trasformista oligarca filo-occidentale che ha sostenuto la rivolta di Maidan, infatti, stando agli exit pool ha preso più del 55% dei voti, ed eviterà il ballottaggio.
Le sue priorità, ha dichiarato in un primo commento a caldo sul voto, saranno “l'integrazione con l'Europa e la fine della guerra nell'est del paese separatista”. Poroshenko, che ha fama di uomo pragmatico, e si è detto pronto al dialogo con Putin.
Nelle regioni di Donetsk e Lugansk i ribelli filorussi hanno impedito, anche con la violenza, che la gente si recasse ai seggi. Intanto, proprio le autorità dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno imposto a partire da oggi, lunedì, la legge marziale in tutta la regione. Lo scopo, afferma il presidente del Consiglio Supremo separatista, è quello di “ripulire la regione dalle unità militari ucraine”.
ATS/bin