La Corte suprema spagnola ha cancellato oggi (martedì) la sentenza che assolveva il capitano (greco) della petroliera Prestige, naufragata in una marea nera di greggio e rifiuti tossici nel 2002, al largo delle coste galiziane. I giudici, inoltre, hanno stabilito che la proprietà Mare Shipping Inc. (greca) e l'assicuratore P&I Club (britannico) hanno una responsabilità civile diretta. "La Corte ha condannato a due anni di prigione il capitano... come responsabile di un disastro ambientale per imprudenza", si legge nella sentenza.
I fatti
Il 13 novembre del 2002 la petroliera Prestige, salpata da San Pietroburgo e diretta a Gibilterra, si rovesciò al largo delle coste galiziane. Dopo essere rimasta per sei giorni in balia delle onde, fu trascinata al largo, dove affondò. Finirono in mare 63'000 tonnellate di petrolio e 170'000 tonnellate di residui tossici, che inondarono le coste della regione nel nordovest della Spagna, della costa del Cantabrico, fino al sud della Francia.
ATS/Reuters/M.Ang.