Si avvicina il carcere per l'ex presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva, dopo la decisione del Tribunale Regionale Federale di Porto Alegre di respingere i ricorsi presentati dai suoi avvocati e confermare la pena a 12 anni e un mese di detenzione inflittagli in primo grado per "corruzione passiva" e "riciclaggio".
Intanto l’ex capo di Stato non si arrende e va avanti con la sua "carovana della libertà", manifestazione di protesta che lo vede attraversare il sud del Brasile, facendo campagna per la sua candidatura alle presidenziali di ottobre. Lunedì, tuttavia, la carovana è stata attaccata con uova e sassi da manifestanti anti-Lula, ma l'ex presidente ha assicurato che intende andare avanti fino alla conclusione del percorso stabilito: l’arrivo è previsto infatti a Curitiba giovedì.
Il politico è del resto "protetto" da una norma cautelare dell’Alta corte brasiliana, che blocca il possibile arresto finché non sarà presa una decisione definitiva dal Tribunale Supremo Federale, attesa per il 4 aprile.
ATS/Reuters/AFP/EnCa