La Camera dei deputati italiana, in un clima tutt’altro che sereno, con 343 "sì" contro 263 "no" e 3 astenuti ha confermato lunedì la fiducia alla nascita Governo "Conte bis". Mentre a Montecitorio i deputati erano chiamati al voto, all’esterno una manifestazione indetta dall’opposizione invocava “elezioni subito”.
Matteo Salvini guida la protesta fuori dalla Camera
Un’atmosfera di scontro che dalle strade si è propagata fin dentro il Parlamento, dove la Lega e Fratelli d’Italia in testa hanno scatenano la bagarre, guadagnandosi anche l'espulsione di un deputato.
RG delle 18.30 del 9 settembre 2019; il servizio di Anna Valenti
RSI Info 09.09.2019, 23:13
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Un clima pesante, che ha provocato l'ira di Giuseppe Conte. Proprio lui che nonostante gli schiamazzi si era presentato a chiedere la fiducia con un discorso, tra i più lunghi della storia della Repubblica, con il quale intendeva inaugurare una nuova stagione di pacatezza. Martedì sarà la volta della fiducia del Senato.
"Io e tutti i miei ministri prendiamo il solenne impegno a curare le parole, ad adoperare un lessico più consono e più rispettoso delle persone, della diversità delle idee. La lingua del Governo sarà mite, l'azione non si misura con l'arroganza delle parole", ha sottolineato Conte nel suo discorso in aula. Prima di lasciare Montecitorio il premier si è dichiarato "soddisfatto del risultato".
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