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Processo “mafia bulgara”, UBS assolta

Il Tribunale penale federale ha pronunciato la sua sentenza su un caso di riciclaggio di denaro che aveva coinvolto Credit Suisse prima della fusione - Pene ridotte per due imputati

  • 3 ore fa
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Il Tribunale penale federale di Bellinzona

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Di: ATS/pon 

Il Tribunale penale federale ha assolto UBS al termine del processo in appello riguardo al riciclaggio di denaro della mafia bulgara, un caso risalente al periodo fra la metà del 2007 e il 2008 e che la prima banca svizzera aveva “ereditato” dal Credit Suisse.

Credit Suisse, che in prima istanza era stato condannato nel 2022 per aver mancato ai propri obblighi di sorveglianza a una multa di 2 milioni di franchi e a un risarcimento di 19 milioni. Il Ministero pubblico della Confederazione aveva fatto ricorso, chiedendo la sanzione massima di 5 milioni e un indennizzo compensatorio di 41 milioni. Nel frattempo, era arrivata la fusione fra i due istituti di credito.

Erano state condannate anche quattro persone, una delle quali è intanto deceduta. Due degli imputati avevano impugnato la sentenza: un 50enne bulgaro, uomo di fiducia del boss Evelin Banev, vede la sua pena ridotta da 36 mesi a 29 mesi sospesi. Condanna ridimensionata, da 14 a 5 mesi con la condizionale, anche per un 63enne vallesano ex dipendente di Julius Baer, che aveva lasciato il proprio impiego per mettersi al servizio della malavita.

Notiziario 14.00 del 27.11.2024

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