Repressione sempre più violenta delle proteste contro la giunta militare in Myanmar. Domenica la polizia ha aperto il fuoco sui manifestanti in diverse città, uccidendo almeno 18 persone e ferendone oltre 30, secondo quanto riferito dall'agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, che ha condannato le violenze.
È la giornata più sanguinosa dall’inizio delle proteste contro il colpo di Stato del primo febbraio, che porta a 14 il totale dei manifestanti morti e un agente ucciso.
La polizia era già intervenuta con forza sabato, usando proiettili di gomma, gas lacrimogeni e arrestando quasi 500 persone.
Repressione violenta in Myanmar
Telegiornale 28.02.2021, 21:00