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Proteste, morti in Venezuela

Alta tensione in Venezuela dove avversari e sostenitori del presidente Maduro si sono scontrati nelle strade della capitale

  • 20 aprile 2017, 00:18
  • 23 novembre, 06:00
Ennesima protesta insanguinata

Ennesima protesta insanguinata

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Caracas è stata teatro mercoledì della sesta manifestazione di piazza nell’ultimo mese contro il governo del presidente socialista Nicolas Maduro. Un manifestante, il 17enne Carlos José Moreno, è rimasto colpito da un proiettile ed è morto poco dopo il ricovero.

Aggiornamento, seconda vittima: un'altra persona è morta durante le proteste antigovernative, si tratta di una donna di 23 anni, identificata come Paola Ramirez, che è stata uccisa da colpi di arma da fuoco. Lo ha precisato il sindaco della città. L'esercito lamenta una vittima nei suoi ranghi

A Caracas invece il 17enne sarebbe stato ucciso dai gruppi armati irregolari del chavismo, i "colectivos", che hanno lanciato anche granate lacrimogene sui manifestanti. La deputata Olivia Lozano ha raccontato che un gruppo di civili mascherati e armati "ci ha teso una imboscata e ha iniziato a spararci addosso" mentre gli oppositori si riunivano sulla Plaza Estrella, nel quartiere di San Bernardino (nord di Caracas).

La madre del giovane ucciso ha però riferito alla stampa che il figlio "non stava partecipando alla protesta, ma passava da quelle parti quando hanno cominciato a sparare".

L'opposizione aveva organizzato per mercoledì, giorno di festa nazionale, quella che avevano battezzato "la madre di tutte le proteste". I manifestanti avrebbero dovuto concentrarsi in 26 punti della città, per poi convergere in unico corteo. A complicare il programma ci hanno però pensato i posti di blocco della polizia e della Guardia nazionale, la chiusura di 19 stazioni della metro e l’occupazione violenta da parte dei “colectivos” dei punti di concentrazione degli antigovernativi.

In tre settimane l’ondata di proteste ha fatto 6 morti, centinaia di feriti e altrettanti arresti.

dielle/ATS/ANSA

Notizia riferita nel notiziario radiofonico RSI delle 22.00, 19.04.2017

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