Non si placa l'indignazione internazionale per le violenze sui civili scoperte a Bucha, a nord di Kiev, mentre altre denunce affiorano riguardo a possibili casi simili in altre località della zona. Un'indignazione che ha portato, oltre a nuove sanzioni contro la Russia, e ad un primo atto concreto a livello giuridico diretto contro il presidente russo, Vladimir Putin.
Questa mattina (mercoledì) due ex ministri tedeschi lo hanno infatti formalmente denunciato al procuratore generale della Germania a Karlsruhe per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Non è la prima denuncia presentata in Germania contro il presidente russo e alcuni suoi ministri, ma è certamente quella più autorevole e anche fondata. A rivolgersi alla procura sono stati l'ex ministra per la Giustizia Sabine Berger e l'ex ministro degli Interni Gerhard Baum. Due istanze morali della politica tedesca e due noti esponenti del partito liberale che hanno ricoperto rispettivamente le importanti cariche ministeriali nei governi di Helmut Kohl e di Helmut Schmidt.
Secondo le due personalità politiche, le prove raccolte finora in Ucraina sono già sufficienti per denunciare ed eventualmente processare Vladimir Putin e i suoi complici per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. La decisione di denunciarli alla Procura federale tedesca era stata presa dai due politici prima ancora della scoperta delle esecuzioni in massa di civili compiute con ogni probabilità da soldati russi alla periferia di Kiev. Atrocità che si aggiungono a quelle già raccolte e denunciate dai due ex ministri e dai loro collaboratori nelle ultime settimane a Mariupol e numerosi altri centri dell'Ucraina.
La differenza con la Svizzera: condannabili anche se non in Germania
Simili denunce e processi sono possibili in Germania già dal 2002, quando la Corte Costituzionale sentenziò che in alcuni casi particolarmente gravi di violazioni dei diritti umani, i tribunali tedeschi possono processare anche i cittadini stranieri non residenti nel Paese, anche per reati commessi al di fuori del territorio tedesco. Un approccio differente da quello svizzero (vedi correlati) e che ha già permesso in passato di processare e anche di condannare in Germania persone imputate di crimini di guerra commessi ad esempio in Ruanda o in Siria.