Vladimir Putin ha promulgato venerdì una legge che vieta alle persone coinvolte in organizzazioni “estremiste” di partecipare alle elezioni. Una misura screditata dall'opposizione, che la interpreta come un mezzo per neutralizzare i concorrenti politici del presidente russo pochi mesi prima delle elezioni legislative di settembre.
I critici del Cremlino sostengono più miratamente che si tratti di un'azione mirata contro i sostenitori dell'oppositore politico Alexeï Navalny, che rientrerebbe appunto nelle clausole incluse nella legge.
Navalny, ricordiamo, era stato incarcerato al suo ritorno a gennaio in Russia dopo mesi di convalescenza a causa di un avvelenamento orchestrato, sostengono alcuni, dal Cremlino stesso. L'oppositore politico è stato poi accusato e condannato a due anni e mezzo di carcere per un caso risalente al 2014.