Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe pronto a fermare la guerra in Ucraina con un cessate il fuoco e un negoziato che riconosca “le attuali linee del campo di battaglia”. Lo hanno detto a Reuters quattro fonti russe.
Tre delle fonti, che hanno familiarità con le discussioni nell’entourage di Putin, hanno affermato che il leader russo ha espresso “frustrazione” a un piccolo gruppo di consiglieri per quelli che considera tentativi sostenuti dall’Occidente di ostacolare i negoziati e la decisione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di escludere i colloqui.
“Putin può combattere per tutto il tempo necessario, ma è anche pronto per un cessate il fuoco, per congelare la guerra”, ha detto una fonte russa di alto livello che ha lavorato con Putin ed è a conoscenza delle conversazioni ad alto livello al Cremlino.
La fonte, come le altre citate, ha parlato a condizione di anonimato data la delicatezza della questione. Reuters afferma di aver parlato con un totale di cinque persone che lavorano o hanno lavorato con Putin a livello senior nel mondo politico e imprenditoriale. La quinta fonte non ha commentato il congelamento della guerra sull’attuale fronte.
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Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, in risposta a una richiesta di commento, ha affermato che il capo del Cremlino ha ripetutamente chiarito che la Russia è aperta al dialogo per raggiungere i suoi obiettivi, affermando che il Paese non vuole “una guerra eterna”. I ministeri degli Esteri e della Difesa dell’Ucraina non hanno risposto alle richieste di commenti da parte di Kiev.
Nel tardo pomeriggio sempre Peskov ha però smentito che il presidente Vladimir Putin sia pronto a un cessate il fuoco in Ucraina sull’attuale linea del fronte.
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Le fonti hanno affermato che Putin, rieletto a marzo per un nuovo mandato di sei anni, preferirebbe utilizzare l’attuale slancio della Russia per lasciarsi la guerra alle spalle. Sulla base delle loro conoscenze delle conversazioni ai piani alti del Cremlino, due delle fonti hanno affermato che Putin è dell’idea che i risultati ottenuti finora nella guerra siano sufficienti per vendere una vittoria al popolo russo.
Se d’ora in avanti qualcosa andasse storto - sostengono tre delle fonti - Putin dovrebbe ricorrere ad un’altra mobilitazione nazionale, un’eventualità che vorrebbe evitare. Stando ad una fonte, popolarità del presidente è scesa dopo aver lanciato la prima mobilitazione nel settembre del 2022.
Quel richiamo ha spaventato parte della popolazione russa, spingendo centinaia di migliaia di uomini in età da leva a lasciare il Paese. I sondaggi hanno mostrato che la popolarità di Putin è scesa di diversi punti.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ripetutamente affermato che la pace alle condizioni di Putin non è un inizio. Ha giurato di riprendere il territorio perduto, compresa la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014. Nel 2022 ha firmato un decreto che dichiara formalmente “impossibile” qualsiasi colloquio con Putin. Una delle fonti ha previsto che non ci sarà alcun accordo finché Zelensky sarà al potere, a meno che la Russia non lo scavalchi e trovi un accordo con Washington. Tuttavia, il Segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando a Kiev la scorsa settimana, ha dichiarato ai giornalisti di non credere che Putin sia interessato a negoziati seri.
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