Nuovi volti in Governo e una svolta in chiave leghista sui temi: per evitare la crisi in Italia sarebbe questo l'ultimatum del ministro dell'interno Matteo Salvini, che mercoledì ha incontrato il premier Giuseppe Conte sulla scia delle votazioni al Senato che hanno dato il via libera alla realizzazione della TAV, malgrado l'opposizione del Movimento Cinque Stelle, alleato della Lega.
RG 08.00 del 08.08.2019 Il servizio di Thomas Paggini
RSI Info 08.08.2019, 10:36
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C'è stata l'esplicita ammissione che "in seno alla maggioranza qualcosa si è rotto" e, anche se in un comizio a Sabaudia, in serata, il vicepremier ha dichiarato che non gli interessano "rimpastini o rimpastoni", la richiesta sarebbe quella di cambiare alcuni ministri: Danilo Toninelli, Sergio Costa e, secondo alcune fonti, anche Giovanni Tria, troppo accondiscendente sulle ragioni di bilancio dell'UE.
E mentre si parla di un possibile incontro con Luigi Di Maio giovedì (Salvini ha annullato diversi appuntamenti in giornata, Conte pure), i "pentastellati" potrebbero acconsentire a sostituzioni nella squadra dell'Esecutivo, mentre sarebbero molto meno propensi a cedere sui temi, nella convinzione che poi Salvini alzerebbe ulteriormente l'asticella. Di Maio mercoledì, dopo la sconfitta in aula, ha rivendicato su Facebook le scelte e le politiche del movimento.