La lettura dei fatti d'attualità in alcuni casi vede una convergenza tra le posizioni della sinistra radicale e quelle dell'estrema destra. Un fenomeno che prende il nome di "rossubrunismo" e che in tempi recenti vede anche una comune vicinanza con il presidente russo Vladimir Putin.
"I settori che vengono definiti 'rossobruni' in genere sono di quelli di estrema destra che utilizzano una retorica o un linguaggio sinistrorso", spiega Steven Forti professore di storia contemporanea all'Università di Barcellona esperto di nuovi movimenti di estrema destra. Tra gli esempi, la difesa dei posti di lavoro, il potere di acquisto delle classi più deboli, accanto alla critica all'immigrazione e alla difesa degli interessi nazionali.
A tenere far congiungere questi estremi opposti spesso è "la critica al sistema, inteso negli ultimi 40 anni nel mondo Occidentale come quello democratico-liberale e l'egemonia statunitense", osserva Forti. L'ideologia di Putin, che vede un mix di identità, sovranità e tradizione, spesso funge da modello a cui ispirarsi. Anche durante la guerra in Ucraina.
L'intervista completa di Anna Valenti a Steven Forti è andata in onda a SEIDISERA del 22.04.2022
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