Uno dei quattro simpatizzanti di Hezbollah, l’organizzazione sciita sostenuta dall'Iran alleata del regime siriano di Bashar al Assad, accusati di aver assassinato l’ex premier libanese Rafiq Hariri con un camion bomba esploso sul lungomare di Beirut il 14 febbraio 2005 è stato condannato per la strage. Il Tribunale speciale per il Libano ha riconosciuto la colpevolezza relativamente al reato principale di complotto a fini terroristici di Salim Jamil Ayyas, prosciogliendo invece per mancanza di prove Hassan Habib Merhi, Hussein Hassan Oneissi e Assad Hassan Sabra (tutti giudicati in contumacia). La pena sarà pronunciata successivamente.
Il tribunale
La sentenza è stata comunicata martedì all’Aja dalla Camera di prima istanza al termine di un processo che ha richiesto 415 giorni di udienze, l'audizione di 297 testimoni e una complicata analisi delle relazioni telefoniche tra i coinvolti, compreso Mustafa Amine Badreddine morto in Siria nel 2016.
La lettura del verdetto era prevista già lo scorso 7 agosto, ma era stata rinviata a causa delle terribili esplosioni avvenute tre giorni prima nella zona del porto provocando almeno 178 morti e 6'000 feriti nella capitale libanese. Una tragedia che, inizialmente, qualcuno aveva ritenuto un attentato compiuto proprio per evitare la condanna per la morte del politico sunnita che avrebbe dovuto destabilizzare il Libano.
Ricordando il premier Rafik Hariri ucciso il 14 febbraio 2005
Il verdetto rischia di spaccare ulteriormente il paese. Hezbollah, al contempo un partito politico e un’organizzazione paramilitare, non figurava tra gli accusati e ha sempre respinto le accuse di chi la indicava come mandante dell’attentato compiuto da un kamikaze mai identificato. Nel motivare la sentenza la Corte, pur ritenendo che avessero un interesse nell'eliminazione di Rafiq Hariri, ha sottolineato che nulla prova l’implicazione dei vertici del "Partito di Dio" e della Siria nella strage di San Valentino in cui l'ex premier morì con altre 21 persone, mentre 226 restarono ferite.
Il Libano attende la sentenza Hariri
Telegiornale 18.08.2020, 14:30