Raid israeliano su una scuola a Gaza, 93 morti

Un raid israeliano ha colpito tre volte una scuola di Gaza City, provocando 93 morti (11 erano bambini) e decine di feriti, secondo un nuovo bilancio diffuso sabato dalla Difesa civile palestinese.

Stando a quanto dichiarato in precedenza da un suo portavoce, Mahmud Bassal, la struttura a due piani accoglieva profughi palestinesi, fuggiti dai combattimenti in altre aree della Striscia.

Nell’edificio, dicono le autorità locali, avevano trovato riparo circa 250 persone, soprattutto donne (al piano superiore) e bambini. L’attacco è stato compiuto di prima mattina, all’ora della preghiera.

Del tutto diversa la tesi israeliana: l’esercito afferma di aver colpito con precisione “un centro di comando di Hamas” nell’istituto situato accanto a una moschea nel quartiere di Daraj Tuffah.

Hamas ha denunciato “un crimine orribile” che potrebbe innescare “una pericolosa escalation”, oltre tutto appena un giorno dopo che Israele ha accettato di tornare a sedersi al tavolo delle trattative in vista di una possibile tregua. Reazioni di condanna sono arrivate anche dall’UE per bocca dell’alto rappresentante della politica estera Josep Borrell, e dal Qatar, Paese mediatore nella crisi, che ha chiesto “un’inchiesta internazionale” sull’accaduto. Borrell, “inorridito”, ha ricordato che almeno dieci scuole sono state colpite nelle ultime settimane e che “non ci sono giustificazioni per questi massacri”.