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Ricchi sempre più ricchi, anche grazie al Covid

Altre 263 milioni di persone, invece, solo nel 2022, sono finite sull'orlo della povertà estrema. Oxfam: "Tassare gli extra profitti di Big Pharma e delle compagnie energetiche"

  • 23 maggio 2022, 10:01
  • 20 novembre, 15:52
Oxfam: il patrimonio dei 10 più facoltosi è passato da 700 a 1'500 miliardi dollari durante la pandemia

Oxfam: il patrimonio dei 10 più facoltosi è passato da 700 a 1'500 miliardi dollari durante la pandemia

  • iStock/Planet Flem
Di: ATS/ANSA/M. Ang. 

I ricchi sono sempre più ricchi, e numerosi, soprattutto grazie alla pandemia che ha fatto registrare profitti record per le loro aziende energetiche, farmaceutiche e alimentari. Una ricchezza aumentata negli ultimi due anni più di quanto non lo abbia fatto in 23 anni, e che porta Oxfam a chiedere ai Governi di tassare subito gli extraprofitti realizzati sulle spalle delle famiglie che invece hanno redditi al palo e spese sempre più alte per l'inflazione e il caro-bollette.

In un report pubblicato all'apertura di Davos, Oxfam sottolinea come il Covid abbia fatto schizzare la ricchezza dei miliardari al 13,9% del PIL mondiale, una quota più che triplicata dal 4,4% del 2000. Non solo: è anche aumentato il numero dei miliardari. Se ne contano 573 in più negli ultimi due anni, uno ogni 30 ore. Mentre quest'anno, ogni 33 ore, un milione di persone rischia la povertà estrema, vale a dire 263 milioni.

Oxfam sottolinea che, mentre aumentano vertiginosamente i prezzi al consumo dei prodotti alimentari e dei beni energetici, e la spirale della povertà estrema rischia di inghiottire 1 milione di persone ogni giorno e mezzo nel 2022, i super ricchi che controllano le grandi imprese nei settori alimentare e dell'energia continuano ad accrescere le proprie fortune, aumentate dall'inizio della pandemia di 453 miliardi di dollari, al ritmo di 1 miliardo di dollari ogni due giorni.

Oggi, 2'668 miliardari - 573 in più rispetto al 2020 - possiedono una ricchezza netta pari a 12'700 miliardi di dollari, con un incremento pandemico, in termini reali, di 3'780 miliardi di dollari.

A registrare profitti record sono state le imprese nei settori caratterizzati da un forte monopolio, come quello energetico, alimentare e farmaceutico. Per dare un'ordine di grandezza, cinque delle più grandi multinazionali energetiche (BP, Shell, Total Energies, Exxon e Chevron) fanno 2'600 dollari di profitto al secondo.

Nel settore alimentare, la pandemia ha prodotto 62 nuovi miliardari. Insieme ad altre tre imprese, la famiglia Cargill controlla il 70% del mercato agricolo globale, e ha realizzato l'anno scorso il più grande profitto nella sua storia (5 miliardi di dollari di utile netto), record che potrebbe essere battuto nel 2022. La stessa famiglia conta ora 12 miliardari, rispetto agli 8 di prima della pandemia.

Anche nel settore farmaceutico, i cui profitti sono stati spinti alle stelle dalla pandemia, ci sono ben 40 paperoni in più. Imprese come Moderna e Pfizer hanno realizzato 1'000 dollari di profitto al secondo grazie al solo vaccino COVID-19 ed Oxfam ricorda che, nonostante abbiano usufruito di ingenti risorse pubbliche per il suo sviluppo, fanno pagare ai Governi le dosi fino a 24 volte in più rispetto al costo di produzione stimato. Tutto questo mentre l'87% dei cittadini nei Paesi a basso reddito non ha ancora completato il ciclo vaccinale.

E mentre le grandi ricchezze salgono, i salari invece rimangono stagnanti e i lavoratori sono esposti a un aumento esorbitante del costo della vita se paragonato agli ultimi decenni, spiega Oxfam. Un esempio su tutti: un lavoratore che si trova nel 50% degli occupati con retribuzioni più basse, dovrebbe lavorare 112 anni per guadagnare quello che un lavoratore nel top 1% guadagna in media in un solo anno.

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