Come "4'000 tir a pieno carico": questa la pressione esercitata dal fronte di distacco della slavina che si è abbattuta sull'hotel Rigopiano, che nella zona di accumulo pesa 120'000 tonnellate. Sono i dati dei Carabinieri forestali del servizio Meteomont.
Intanto si continua a scavare tra le neve e le macerie dell'hotel, spazzato via dalla valanga il 18 gennaio. Finora i soccorritori hanno strappato alla massa di detriti che sommerge l'hotel 11 sopravvissuti e 5 corpi senza vita, mentre sono 24 i dispersi segnalati.
Ai due sopravvissuti recuperati all'alba di giovedì - il cuoco Giampiero Parete e il manutentore dell'hotel Fabio Salzetta - si aggiungono la moglie di Parete, Adriana Vranceanu, e il figlio Gianfilippo, salvati nella mattinata di ieri, e i tre bimbi recuperati nel pomeriggio: l'altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo.
Sono poi state estratte vive altre quattro persone, due uomini - Giampaolo Matrone (lievemente ferito) e Vincenzo Forti - e due donne, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi. "Abbiamo altri segnali da sotto la neve e le macerie - ha detto il funzionario dei vigili del fuoco Alberto Maiolo - stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell'albergo che si muovono sotto il peso della neve.
I soccorritori continuano la loro opera incessante di scavo a 1'200 metri d'altezza, stanno lavorando in condizioni estreme: la pioggia mista a neve ha reso ancora piu' pesante l'ammasso che ha sommerso l'hotel ed il rischio valanghe e' salito a 4 su una scala di cinque. E anche oggi sarà una lunga giornata con la speranza di trovare ancora qualcuno in vita sotto cumuli di neve e detriti.
ats/joe.p.
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