Rinvio a giudizio per il danese Peter Madsen, accusato della morte della giornalista svedese Kim Wall. I fatti si sarebbero svolti a bordo del suo sottomarino nell’agosto del 2017, al largo delle coste danesi. Verrà giudicato l’8 marzo per omicidio, danno all’integrità di cadavere, e aggressione sessuale.
La giornalista svedese Kim Wall
Il procuratore Jakob Buch-Jepsen ha chiesto ai media di usare discrezione nella pubblicazione degli elementi più sensibili dell’inchiesta, trattandosi di “un caso fuori dal comune e di rara violenza, dalle conseguenze tragiche per la vittima e i suoi cari”.
Parti del corpo di Kim Wall sono state ritrovate in diversi luoghi della baia di Koege, e l’autopsia non ha permesso di determinare le cause esatte della morte. “Potrebbe essersi trattato di strangolamento o sgozzamento”, ha affermato la procura, che richiederà la premeditazione.
Le ricerce nella baia che separa Svezia e Danimarca
La 30enne si era imbarcata sul “Nautilus” di Madsen, con l’obbiettivo di realizzare un reportage sull’ingegnere autodidatta, ossessionato dalla conquista del mare e dello spazio.
Il sottomarino "Nautilus" dove avvenne il fatto
ATS/Bleff