Rod Rosenstein si dimette (rimettendo verbalmente il mandato al capo dello staff Chris Kelly) prima di essere rimosso: questa la notizia diffusa lunedì dal sito di informazione Axios e che l'interessato ha poi smentito secondo la NBC. Giovedì però vedrà alla Casa Bianca Donald Trump, ora a New York per l'assemblea delle Nazioni Unite, e rischia di essere effettivamente silurato e quindi sostituito con un uomo di fiducia del presidente.
Rosenstein occupa una posizione delicata, è lui a sovraintendere al lavoro di Robert Mueller, il procuratore che indaga sul Russiagate. Secondo le rivelazioni del New York Times, nel 2017 avrebbe però anche suggerito di registrare Trump per dimostrarne l'inadeguatezza e tentato di reclutare esponenti dell'amministrazione per arrivare alla rimozione del presidente sulla base del 25mo emendamento. Lui nega, ma Trump aveva reagito promettendo di "fare pulizia".