Un giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, è stato arrestato a Ekaterinburg, in Russia, con l'accusa di spionaggio. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa russa Interfax citando un comunicato dei servizi d'intelligence interni FSB.
In un comunicato si afferma che il giornalista, "agendo su istruzione della parte americana, raccoglieva informazioni coperte dal segreto di Stato sull'attività di una delle imprese del complesso industriale militare russo". Gershkovich, regolarmente accreditato presso il Ministero degli esteri di Mosca, è accusato di spionaggio sulla base dell'articolo 276 del Codice penale, che prevede condanne fino a vent’anni di reclusione, ha precisato l'FSB.
Oltre che a Ekaterinburg, Evan Gershkovich si era recato a Nizhny Tagil, altra città russa dove è situato uno stabilimento dell'industria della difesa Uralvagonzavod, che produce carri armati. Lo scrive il sito indipendente Meduza citando "giornalisti occidentali che lavorano a Mosca". Mercoledì, scrive il sito informativo, si era diffusa la voce che un uomo era stato fermato dalle forze di sicurezza in un ristorante di Ekaterinburg e portato via con la testa coperta da un maglione. Secondo Shirshikov si trattava proprio del reporter statunitense.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato dal canto suo che "non si parla di sospetti, è stato colto in flagrante". Peskov ha auspicato che gli USA non compiano atti di rappresaglia per l'arresto del giornalista: "speriamo che ciò non avvenga e non deve avvenire". Ad una domanda circa un possibile scambio di prigionieri con gli Stati Uniti che coinvolga pure il reporter del Wall Street Journal Peskov ha risposto: "Non ho alcuna informazione, non ho nulla da dire in proposito".
Intanto si è appreso che lo stato d'arresto del giornalista durerà almeno due mesi, fino al 29 maggio. Lo ha deciso la Corte di Lefortovo a Mosca, secondo quanto indicato dal suo servizio stampa all'agenzia Ria Novosti.