L'SPD rimarrà nell'attuale coalizione di Governo guidato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e aprirà dei colloqui con l'Unione CDU-CSU per rimodulare gli accenti del programma di coalizione, come previsto dalla mozione dei due neo leader Sakia Esken e Norbert Walter-Borjans, nominati venerdì alla guida del partito socialdemocratico tedesco, dopo l'esito del referendum della base di sabato scorso.
I nuovi leader hanno spiegato che intendono ritrattare il contratto di Governo sul salario minimo - vorrebbero portarlo a 12 euro (oggi è 9,19) - e sul pacchetto clima (per alzare il costo delle emissioni di Co2).
Esken e Walter-Borjans, giovedì, hanno condiviso un documento, per presentarsi ai compagni nei panni di chi vuole trattare con l'Unione, per garantire quella discontinuità voluta dalla base, senza tuttavia rompere con gli alleati di Governo. La Grosse Koalition di Angela Merkel deve restare alla guida del Paese fino al 2021, ha detto il vice-capogruppo parlamentare Achim Post.
Intanto, secondo un sondaggio, il 64% dei tedeschi vuole che la coalizione con Merkel vada avanti fino a fine legislatura. Il 70% non ritiene che Esken e Borjans possano far lievitare i consensi del partito (in stallo al 15% da tempo): loro hanno promesso che li raddoppieranno.
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