Il presidente del Brasile, Luiz Ignacio Lula da Silva, ha condannato domenica l'attacco "vandalo e fascista" contro le istituzioni democratiche da parte dei sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro e ha decretato l'intervento delle forze federali. "Valutiamo la possibilità" di schierare "l'esercito per far sgomberare" ha inoltre precisato.
Queste le prime decisioni prese dal presidente e annunciate in una conferenza stampa. "Tutti i responsabili saranno individuati e giudicati", ha aggiunto Lula.
"Queste persone devono essere punite in modo esemplare”, ha inoltre sottolineato. "Pagheranno con tutta la forza della legge", ha avvertito definendoli "terroristi". Intanto da tutto il mondo giungono parole di condanna per l'assalto e di solidarietà alla democrazia brasiliana.
Stando ai media locali l'esercito ha già 2.500 soldati in attesa di agire a Brasilia se saranno chiamati attraverso un decreto che può essere deciso solo dal Presidente della Repubblica su richiesta del Governatore. Un iniziale approssimativo bilancio del lavoro svolto dalle forze dell'ordine, che hanno ripreso il controllo di alcuni palazzi, fa registrate i primi 150 arresti di sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro.
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Notiziario 08.01.2023, 23:08
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Infonotte del 08.01.2023
RSI Info 09.01.2023, 00:18