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Scholz: “Non restiamo a guardare i palestinesi senza cibo”

Dopo l’incontro con Netanyahu, il cancelliere tedesco ha invocato “un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco di lunga durata”. Il premier israeliano: “Hamas ruba gli aiuti”

  • 17 marzo, 18:48
  • 17 marzo, 18:48
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Stretta di mano tra Benjamin Netanyahu e Olaf Scholz che si sono incontrati domenica a Tel Aviv

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info

“Non possiamo restare a guardare i palestinesi che rischiano una carestia”. Non le ha mandate a dire, domenica, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha parlato accanto al premier israeliano Benjamin Netanyahu, il quale ha ribadito il suo desiderio di “eliminare” Hamas. Durante la conferenza stampa, successiva all’incontro tenutosi a Tel Aviv, Scholz ha chiesto “un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco di lunga durata”.

“Israele - ha aggiunto il cancelliere tedesco - ha il diritto di combattere Hamas e sta combattendo Hamas per raggiungere un obiettivo legittimo, ma mentre la guerra continua, il numero dei civili feriti aumenta, il prezzo è sempre più alto. E sorge la domanda se esiste un altro modo per raggiungere l’obiettivo”. “Il terrorismo - ha detto - non può essere sconfitto solo con mezzi militari. Gaza e la Cisgiordania appartengono all’Autorità Palestinese. L’autogoverno e uno Stato palestinese dovrebbero far parte delle esigenze di sicurezza di Israele”.

Dal canto suo, Netanyahu ha replicato, dicendo: “Stiamo facendo sforzi per aumentare gli aiuti, ma il problema principale è la loro distribuzione. Dal momento in cui gli aiuti sono entrati a Gaza, sono stati rubati da Hamas”. Pungolato dalla parole di Scholz, il leader israeliano ha detto che “la preoccupazione per la protezione dei cittadini e l’introduzione degli aiuti umanitari è anche la nostra preoccupazione”.

Israele temporeggia su operazione a Rafah

Il premier ha poi confermato che l’operazione a Rafah non partirà “prima che sia sgomberata la popolazione civile a Gaza”. Di recente il Gabinetto di guerra ha approvato i piani sia per l’operazione sia per la precedente evacuazione dei civili. Su questa ipotesi ha preso posizione domenica anche il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi,che al Cairo ha raggiunto un’intesa economica con l’UE: “Noi e i leader europei - ha detto al-Sisi - abbiamo concordato di respingere l’ipotesi di un’operazione militare da parte di Israele a Rafah, che raddoppierebbe la misura della catastrofe umanitaria di cui soffrono i civili nella Striscia di Gaza”.

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Telegiornale 14.03.2024, 20:00

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