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Sciopero generale in Israele dopo l’uccisione dei sei ostaggi

La protesta contro il governo indetta per lunedì dall’Histadrut, il principale sindacato nel settore pubblico - I corpi presentavano segni di “colpi a bruciapelo”

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La protesta per la liberazione degli ostaggi monta nelle piazze

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Di: ATS/AFP/ANSA/Agenzie/RSI Info

Uno sciopero generale è stato proclamato per lunedì in Israele dopo la scoperta dei corpi di sei ostaggi rapiti e uccisi da Hamas. L’annuncio è giunto da Arnon Bar David, capo dell’Histadrut, il sindacato che rappresenta centinaia di migliaia di lavoratori nel settore pubblico. Già nella mattinata di domenica sono state diverse le imprese che hanno interrotto l’attività in segno di protesta contro il governo. Nel frattempo il ministero della Sanità israeliano ha fornito chiarimenti sui corpi recuperati a venerdì a Rafah, a sud di Gaza, affermando che i sei ostaggi sono stati uccisi con “colpi sparati a bruciapelo” nella notte tra giovedì e venerdì. L’autopsia ha infatti stabilito che le morti sono avvenute “nelle 48-72 ore” precedenti.

Una marea montante di indignazione che è stata intercettata dalla potente unione sindacale la quale con la serrata di domani punta a costringere il premier Benjamin Netanyahu a raggiungere un accordo sul rilascio del centinaio di ostaggi ancora trattenuti da Hamas a Gaza. “Dalle 6:00 (le 5:00 ora svizzera), l’intera economia israeliana sarà in sciopero generale”, ha dichiarato Arnon Bar-David in una conferenza stampa. “La ricerca di un’intesa non procede per considerazioni politiche è questo non può essere accettato”, ha detto il sindacalista. Il quale ha aggiunto che “non è più possibile restare a guardare. Il fatto che degli ebrei vengano uccisi nei tunnel di Gaza è inaccettabile. Dobbiamo raggiungere un accordo. Un accordo è più importante di qualsiasi altra cosa”.

Lo sciopero di lunedì risparmierà solo gli ospedali, le farmacie e le forze di sicurezza e polizia. Dalle 8:00 saranno invece interrotti i decolli e gli atterraggi all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.

Anche il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha invocato sulla sua pagina Facebook uno “sciopero generale” dell’Histadrut, dei “comuni e dei datori di lavoro”. “Erano vivi”, il primo ministro israeliano Benjamin “Netanyahu e il suo gabinetto di morte hanno deciso di non salvarli. Ci sono ancora ostaggi vivi, possiamo ancora raggiungere un accordo”, ha scritto Lapid riferendosi alla decisione presa giovedì dal gabinetto di guerra, che ha approvato una precondizione all’accordo, ossia il controllo israeliano del valico di Rafah, che Hamas e l’Egitto rifiutano categoricamente.

Un punto su cui ha insistito domenica anche il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant che ha chiesto “un’immediata riunione di gabinetto per ribaltare questa decisione”.

I parenti degli ostaggi manifestano domenica sera a Tel Aviv

La vigilia dello sciopero sarà caratterizzata a Tel Aviv dalla protesta del “Forum delle famiglie degli ostaggi” che per domenica sera alle 19:00 ha invitato gli israeliani a manifestare per chiedere “il blocco totale del Paese e un accordo per il rilascio degli ostaggi”.

Israele sei ostaggi ritrovati morti

Telegiornale 01.09.2024, 12:30

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