Attivisti antirazzisti sono stati picchiati domenica mentre l'ex opinionista di estrema destra della televisione francese, Eric Zemmour, teneva il suo primo comizio per la campagna presidenziale nel Palazzo delle Esposizioni di Villepinte, a nord di Parigi, pochi giorni dopo aver dichiarato formalmente la sua candidatura in un video che evidenziava le sue opinioni anti-migranti e anti-islam.
I reporter di AP hanno visto alcuni attivisti che indossavano maglie con la scritta "No al razzismo" essere picchiati dalle persone presenti alla manifestazione e brutalmente portati fuori dalla sala. I tafferugli sono continuati all'esterno tra attivisti di Sos Racisme e il servizio d'ordine.
I giornalisti di un programma televisivo francese che si occupa di politica sono stati fischiati e insultati dai sostenitori di Zemmour prima del suo discorso, e sono stati portati fuori dalla sala dalle guardie di sicurezza. Sono tornati subito dopo, ma Zemmour ha criticato duramente i media nel suo discorso. "Stanno inventando polemiche sui libri che ho scritto 15 anni fa, ficcano il naso nella mia vita privata, mi chiamano con ogni sorta di nomi... I miei avversari vogliono la mia morte politica, i giornalisti vogliono la mia morte sociale e gli jihadisti vogliono la mia morte", ha detto.
Nella tarda serata di domenica, poi, si è appreso che lo staff di Zemmour ha riferito che il candidato di estrema destra all'Eliseo è stato ferito a un polso da un uomo. Quest'ultimo ha afferrato Zemmour, subito prima che salisse sul palco del suo primo meeting elettorale. Il polemista di estrema destra sta valutando l'ipotesi di depositare una denuncia, ha aggiunto Antoine Diers, portavoce del nuovo partito 'Reconquête' di Zemmour. "L'aggressore" è stato subito portato fuori dalla sala, ha detto lo staff.
Il comizio di Zemmour, che inizialmente doveva tenersi in una sala da concerto di Parigi, è stata spostata in un centro espositivo più grande in un sobborgo settentrionale della capitale per motivi di sicurezza, mentre una protesta contro Zemmour ha avuto luogo domenica a Parigi, organizzata da oltre 50 organizzazioni tra cui partiti politici di estrema sinistra, sindacati e gruppi antirazzisti, che hanno portato in piazza, secondo la questura, circa 2'200 manifestanti. La polizia ha schierato un dispositivo di sicurezza per il timore di scontri con i sostenitori di estrema destra di Zemmour.
Zemmour è stato paragonato in Francia all'ex presidente USA Donald Trump a causa del suo populismo e delle ambizioni di fare il salto dal piccolo schermo alla leadership nazionale nelle elezioni presidenziali francesi di aprile. Il 63enne, che ha diverse condanne per odio, ha svelato lo slogan della sua campagna: "Impossibile non è francese", una citazione attribuita a Napoleone.