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Seconda notte di scontri nei Paesi Bassi

Manifestazioni contro le restrizioni anche all'Aia e in altre città: altri cinque poliziotti feriti e sette persone arrestate, dopo le proteste violente di Rotterdam

  • 21 novembre 2021, 09:30
  • 20 novembre, 19:12
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Manifestazione a Breda

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Di: eb/AFP 

Nuova notte di disordini nei Paesi Bassi: dopo le proteste di venerdì a Rotterdam che erano degenerate in scontri con la polizia, sabato le manifestazioni si sono concentrate all'Aia, dove ha sede il Governo. Gli agenti in tenuta antisommossa hanno caricato gruppi di manifestanti che lanciavano pietre e altri oggetti in un quartiere popolare, utilizzando anche cannoni ad acqua per spegnere un incendio appiccato a delle biciclette. Cinque poliziotti sono stati feriti e almeno sette persone sono state arrestate.

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Rotterdam, 51 arresti

Telegiornale 20.11.2021, 21:00

Nella giornata di sabato, altre manifestazioni contro le misure restrittive introdotte dal Governo sono state organizzate in diverse città, tra cui Breda (dove si è svolto un corteo pacifico), o a Amsterdam. Proteste violente, invece, sono andate in scena a Urk, piccolo centro protestante, e in diverse località della provincia meridionale di Limburgo. Venerdì sera, un'azione di protesta organizzata a Rotterdam ("un'orgia di violenza" secondo la definizione delle autorità) è sfociata nel caos: tre manifestanti sono stati feriti dagli spari della polizia e 51 persone sono state arrestate.

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Un'immagine della protesta a Rotterdam, venerdì sera

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Le restrizioni

La scorsa settimana, i Paesi Bassi hanno reintrodotto una serie di misure di contenimento della pandemia, tra cui la chiusura del settore della ristorazione alle 20.00. Il Governo sta pensando di vietare l'accesso a determinati luoghi alle persone non vaccinate, compresi bar e ristoranti, secondo la cosiddetta regola del "2G".

Manifestazioni in altri Paesi

Migliaia di persone sabato sono scese in piazza a Vienna, per protestare contro l'obbligo vaccinale e il lockdown generalizzato: misure decise dal Governo per far fronte all'aggravarsi della situazione pandemica, con gli ospedali nuovamente sotto pressione. In Italia, si sono registrate tensioni nel corteo "no green pass" a Milano, quando circa 200 persone hanno tentato di accedere a Piazza Duomo, per poi essere bloccate dai cordoni degli agenti.

È stato un sabato di proteste anche in Svizzera: a Zurigo circa 2'000 oppositori della Legge Covid sono scesi in strada per l'ultima grande manifestazione prima del voto del 28 novembre. A Losanna, la manifestazione indetta dai "Freiheitstrychler" (un gruppo della Svizzera centrale che si oppone decisamente alle misure per combattere il coronavirus, manifestando spesso al suono di campanacci) ha visto la partecipazione di circa 1'500 persone.

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