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Sempre più cocaina in Europa

Aumentati i sequestri – Belgio, Paesi Bassi e Spagna restano gli approdi principali ma gli occhi sono puntati anche su una nuova rotta balcanica

  • 6 maggio 2022, 12:32
  • 23 giugno 2023, 18:59
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Di: ludoC/ATS 

La cocaina inonda il Vecchio Continente, tanto che nel 2020 il mercato europeo della polvere bianca è valso alle associazioni criminali circa 10.5 miliardi di euro. È quanto hanno reso noto venerdì l’EMCDDA – l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossiche dipendenze – ed Europol, l’agenzia europea per la lotta alla criminalità, parlando di un mercato “vasto e in espansione, trainato da livelli di traffico senza precedenti, che si traducono in una disponibilità storicamente elevata”.

La cocaina è la seconda droga più utilizzata in Europa dopo la cannabis, sottolineano le due agenzie, aggiungendo che “gli alti livelli di produzione in Sud America hanno portato al sequestro di quantità record in Europa". Circa 3,5 milioni di europei (15-64 anni) riferiscono di aver fatto uso della droga nell'ultimo anno, 14 milioni nella loro vita.

La nuova rotta balcanica

Nel 2020 sono state sequestrate 214,6 tonnellate di cocaina sul mercato europeo, con un aumento del 6% rispetto al 2019, dati che suggeriscono "un'elevata disponibilità della droga".

Tre Paesi - Belgio (70 tonnellate), Paesi Bassi (49 t) e Spagna (37 t) - rappresentavano circa i tre quarti del totale europeo, ma grandi quantità sono state sequestrate Francia (13,1 t), Germania (11 t) e Portogallo (10 t) e soprattutto in Italia (13,4 t).

Le coste tirreniche sono infatti indicate da molti osservatori come il punto di approdo di una nuova rotta per il traffico di questo stupefacente, che ripercorre la tradizionale rotta balcanica utilizzata per il traffico di eroina.

Le mafie dell’Est Europa, soprattutto, quella albanese, hanno infatti modificato i loro equilibri interni, dedicandosi ora anche all’organizzazione dei traffici di cocaina, che raggiungono i porti e le aree costiere tirreniche.

Lo scorso 29 aprile, per esempio, la Guardia di finanza italiana ha reso noto il sequestro di oltre 650 chilogrammi presso il porto di Gioia Tauro. All’inizio del mese di aprile, altri 400 sono stati sequestrati al porto di civitavecchia, mentre l’8 febbraios corso quasi 450 kg di cocaina sono stati sequestrati dalle fiamme gialle al porto di Genova.

Il mercato svizzero

Le cifre dei sequestri svizzeri non figurano nelle statistiche dell’EMCDDA e di Europol, ma le notizie di cronaca dimostrano una certa dinamicità del mercato della cocaina nella Confederazione.

Giovedì ha destato scalpore la notizia del sequestro nel canton Friborgo di un carico di mezza tonnellata di cocaina, nascosta in una fabbrica di Romont. La droga, il cui valore al dettaglio è stato stimato in oltre 50 milioni di franchi, era molto probabilmente in transito, per poi essere distribuita al dettaglio in altre piazze europee ma non è escluso che parte de carico fosse destinato al mercato svizzero.

01:33

Sequestro record di cocaina a Romont

Telegiornale 06.05.2022, 14:30

In una recente intervista proposta qui su RSINews, un ex corriere spiegava inoltre come le organizzazioni criminali balcaniche operino anche in Ticino, attraverso emissari che gestiscono in loco lo spaccio di droga, appoggiandosi a consumatori locali.

04:23

Lo spaccio in cambio del consumo

RSI 28.04.2022, 06:51

Prodotta in Sud America, lavorata anche in Europa

In generale, EMCDDA ed Europol rimarcano come la produzione rimanga concentrata in Colombia, Bolivia e Perù, ma che la lavorazione della cocaina avvenga ora anche in Europa, principalmente in Belgio, Paesi Bassi e Spagna.

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