Serbia, marcia silenziosa contro la violenza

Decine di migliaia di persone hanno partecipato lunedì sera a una manifestazione a Belgrado, organizzata dopo le stragi avvenute in Serbia la scorsa settimana, costate la vita a 17 persone, tra cui otto bambini. La marcia silenziosa ha sfilato dal Parlamento alla sede del Governo. I partecipanti hanno chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno, Bratislav Gasic, e del direttore dei servizi segreti, Aleksandar Vulin, oltre a una seduta straordinaria del Parlamento per discutere sulle responsabilità del Governo e sulla sicurezza nel paese. Dalla piazza, dove erano presenti rappresentati dell’opposizione politica, è stata lanciata anche la richiesta di chiudere alcuni media, tacciati di sostenere la violenza. Lunedì, intanto, il ministro dell’Educazione Branko Ruzic ha formalizzato le sue dimissioni.

Per un mese nel paese sarà possibile consegnare volontariamente alla polizia le armi non registrate, senza subire conseguenze penali. Ad oggi, sono state depositate 1'500 armi, 50'000 proiettili, oltre 100 bombe.