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Siccità, variabile incostante

Il caldo e il Po in crisi non influenzano troppo il lavoro dei contadini tra Rovigo e Ferrara

  • 1 agosto 2017, 12:03
  • 23 novembre, 04:47
L'acqua è lanciata a centinaia di metri per alimentare ettari di soia e frumento

L'acqua è lanciata a centinaia di metri per alimentare ettari di soia e frumento

  • RSI

Il caldo che sta investendo pure il Ticino bombarda da settimane molte zone dell’Italia settentrionale. Ieri, lunedì, a Ferrara il termometro segnava 35 gradi che però diventavano 46 a causa dell’afa. Tuttavia, non lontano dalla città emiliana, nel Polesine, la calura non sembra influenzare più di tanto il lavoro dei coltivatori diretti.

Un fossato pieno d'acqua utile per irrigare le colture non lontane dal Po

Un fossato pieno d'acqua utile per irrigare le colture non lontane dal Po

  • RSI

Lungo il
Po, in territorio di
Salara (in provincia di Rovigo, a 22 km in linea d'aria da Ferrara) i contadini lavorano alacremente per irrigare le colture, senza lamentare problemi nell’approvvigionamento dell’acqua. I fossi, alimentati dal più grande fiume italiano, sono infatti ricolmi di prezioso liquido e
potenti pompe gestite elettronicamente
irrigano senza sosta
ettari di colture come frumento o soia.

Tra Rovigo e Ferrara scene di una siccità davvero relativa

"E’ vero che più a nord si accusa una maggiore siccità provocata dalla scarsa portata del Po, ma da queste parti siamo vicini alla foce e il corso d’acqua è più in salute grazie ai tanti affluenti che lo alimentano, anche se ovviamente i volumi sono inferiori al normale", precisano gli agricoltori.

ANSA/EnCa

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