I sindaci di alcune delle maggiori città italiane contestano il controverso decreto sicurezza e immigrazione voluto dal vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini. La fronda è guidata dal primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando, del Partito democratico. “È un testo che viola i diritti dell’uomo- ha affermato giovedì – è criminogeno perché trasforma in illegali persone che si trovano in Italia legittimamente”.
Orlando contesta in particolare le misure che non consentono l’ottenimento del diritto di residenza a chi dispone di un permesso di soggiorno e impediscono ai comuni di rilasciare a queste persone la carta di identità o l’iscrizione al servizio sanitario nazionale.
Italia, approvato il Decreto sicurezza
Telegiornale 28.11.2018, 21:00
Ha quindi dichiarato che non applicherà il decreto per quanto riguarda gli aspetti di competenza dei comuni. Contro il testo si sono pure schierati il sindaco di Milano Giuseppe Sala, quello di Napoli, Luigi de Magistris, come pure i primi cittadini di Parma e Firenze, Federico Pizzarotti e Dario Nardella.
Diversi altri sindaci italiani hanno tuttavia dichiarato di sostenere il decreto.
Un decreto controverso
Il decreto sicurezza, approvato prima dal Consiglio dei ministri del Governo Lega-Movimento 5 Stelle e poi dal Parlamento, porta la firma di Matteo Salvini e ha stretto fortemente le maglie della politica italiana in materia di immigrazione. La principale misura inserita nel testo è l’abolizione del permesso di soggiorno umanitario, finora accordato alle persone vulnerabili: famiglie, donne sole con figli a carico e chi ha subito traumi durante il periplo verso l’Italia.