Cresce il consenso tra i 22 membri della Lega Araba per la riammissione del la Siria, sospesa dall’organizzazione dopo la repressione delle proteste del 2011 che avevano portato alla guerra civile. Lo affermano fonti diplomatiche citate dal quotidiano britannico the Guardian, che parla di una scelta dovuta anche alla volontà di contenere l'espansione nella regione dell’Iran.
La Lega Araba, è formalmente il massimo consesso politico e diplomatico panarabo. Con sede al Cairo è di fatto dominato dall'Arabia Saudita e dall'Egitto. Per ora non c'è niente di ufficiale, ma da giorni si sono fatte insistenti le affermazioni di chi, dentro e fuori l'organizzazione, vuole riaprire già a gennaio il dibattito sulla riammissione del governo Siriano in seno all'organo. Quest'ultimo ha da tempo perso il suo effettivo peso negli equilibri regionali, ma rimane comunque uno dei luoghi della negoziazione diplomatica dell'area.
Il seggio riservato alla Siria era stato sospeso nel 2011, durante la sanguinosa repressione governativa delle proteste antiregime scoppiata a Damasco e in altre città del paese. Nei giorni scorsi il presidente sudanese Omar al-Bashir, ricercato dalla giustizia internazionale per crimini di guerra, si era recato a Damasco in visita dal suo omologo Bashar al-Assad. I due avevano parlato proprio della riammissione della Siria nella lega araba.
Favorevoli sembrano essere anche l'Egitto, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Questi ultimi due sarebbero intenzionati a tornare a investire in Siria, ma anche a contenere l'espansione dell'Iran, alleato di Damasco ma rivale dei paesi del Golfo.