La situazione dei i 49 migranti, bloccati a bordo di due navi tedesche (la Sea Watch 3 e la Sea Eye) nel Mediterraneo dal 22 dicembre perché nessuno concede lo sbarco, potrebbe finalmente sbloccarsi. La Commissione europea ha chiesto agli Stati membri la disponibilità ad accogliere parte delle persone a bordo e ha ricevuto alcune risposte positive.
Nell'estenuante attesa, un migrante si è nel frattempo buttato nelle acque gelide con la speranza di raggiungere Malta a nuoto. Un'impresa pericolosa, a causa delle gelide temperature e delle forti correnti, finita velocemente. L'uomo è infatti stato recuperato e riportato a bordo qualche minuto dopo. A bordo vengono condivise le poche informazioni che giungono dalla terra ferma. E poi continua l'attesa.
Un barlume di speranza si è però riacceso. La Commissione europea infatti ha avviato giovedì una serie di consultazioni e ha chiesto agli Stati membri la disponibilità ad accogliere parte delle persone a bordo. Francia, Germania e Olanda hanno risposto in maniera positiva, e la Commissione è ora in contatto con loro.
Per il momento, però, i porti restano chiusi. "Sono felice di essere fuori dalla Libia con mio figlio, ha spiegato una donna. Credo sia una buona opportunità. Alcuni di noi hanno davvero vissuto dei momenti molto brutti".
Intanto la Sea Watch 3, che da 48 ore si trova in acque territoriali maltesi per sfuggire al maltempo, è stata raggiunta da due imbarcazioni che hanno portato supporto logistico e materiale. A bordo anche parlamentari tedeschi e giornalisti, che hanno poi avuto accesso al ponte della Sea Watch 3. L'alleanza United4Med spera di sensibilizzare così i politici, chiedendo inoltre di sostenere i salvataggi nel Mediterraneo. Mediterraneo che l'anno scorso è costato la vita a 2'262 migranti, morti nel tentativo di raggiungere l'Europa.