La Russia non intraprenderà "nessuna misura" nei confronti di Alexander Petrov e Ruslan Boshirov, i due cittadini russi accusati da Londra di aver avvelenato il 4 marzo scorso l’ex spia russa Serghei Skripal e la figlia Yulia: "Non hanno violato alcuna legge in territorio russo e non abbiamo informazioni ufficiali sul fatto che lo abbiano fatto in altre parti del mondo", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalle agenzie, ricordando che Londra si è rifiutata di cooperare con la Russia.
I due cittadini russi, considerati da Londra agenti del GRU, hanno affermato giovedì in televisione di aver visitato Salisbury da semplici "turisti". Downing Street, dal canto suo, ha accusato Mosca non solo di spargere "mistificazioni e bugie", ma pure di "offendere l'intelligenza del pubblico".
È scattata nel frattempo una delle ritorsioni annunciate dalla premier britannica Theresa May, ovvero una lotta ai patrimoni miliardari di origine russa sospettati di essere frutto di “denaro sporco”, per quanto accolti negli anni scorsi a braccia aperte nell'economia del Regno.