Ventiquattresimo democratico in gara per la nomination. Un miliardario populista entra nella corsa alla Casa Bianca del 2020. Pronto a spendere cento milioni di dollari di una fortuna costruita sugli hedge funds, il tycoon anti-Trump Tom Steyer si è candidato ufficialmente nel giorno in cui l'America ha detto addio a H. Ross Perot, terzo incomodo negli anni '90 di due gare presidenziali.
Steyer, che nei mesi scorsi si era schierato per l'impeachment, correrà tra le file dei democratici di cui è uno dei maggiori donatori, ma anche uno dei più severi critici.
Ma basteranno i milioni (più di quanto raccolto nell'ultimo trimestre dai Dem Joe Biden, Pete Buttigieg, Elizabeth Warren, Bernie Sanders e Kamala Harris; la metà di quanto speso da Hillary Clinton nelle ultime primarie) a dargli una chance nel 2020?
Nel breve video in cui annuncia la discesa in campo, il tycoon californiano ha enunciato la piattaforma a base di lotta al cambiamento climatico e all'influenza delle grandi corporation sulla politica.
ats/joe.p.