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Stoltenberg: "Nessuna operazione è priva di rischi"

Conferenza sulla sicurezza di Monaco: per il capo della NATO la priorità rimane la vittoria su Putin; il ministro degli esteri cinesi: "Puntiamo sul dialogo tra le parti"

  • 18 febbraio 2023, 13:22
  • 20 novembre, 11:55
Jens Stoltenberg

Jens Stoltenberg

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Di: AFP/AlesS 

“Alcuni sono preoccupati che il nostro impegno in Ucraina possa portare a una escalation. Non c’è nessuna operazione priva di rischi. Ma il più grande rischio è che Putin vinca. Questo renderebbe il mondo più vulnerabile”. È quanto sostenuto dal capo della NATO intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Dobbiamo mantenere e aumentare il sostegno all’Ucraina”, ha sostenuto Jens Stoltenberg, “Putin non sta pianificando la pace, ma nuove offensive”.

Le parole del ministro degli Esteri cinese

Nel secondo giorno di incontri, ancora una volta incentrati sulla guerra nel paese, è intervenuto pure il ministro degli Esteri cinese Wang Yi che ha puntato sul dialogo, auspicando la pace tra le parti in conflitto. "La Cina", ha dichiarato, vuole rendere il mondo un posto più sicuro, vogliamo lasciarci alle spalle la mentalità da Guerra fredda... Tutti i paesi devono attenersi al princio di sovranità".

Wang Yi

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Il politico ha avuto però modo di affrontare anche altri due temi caldi. Da una parte ha ribadito che Taiwan rimarrà parte del territorio cinese, dall’altra ha parlato di "reazione isterica" da parte degli Stati Uniti per quanto riguarda il caso dei palloni aerostatici abbattuti negli scorsi giorni dalle autorità statunitensi e considerati degli strumenti di spionaggio.

Sunak: "Una risposta insufficiente"

A parlare oggi, sabato, anche il premier britannico Rishi Sunak il quale ha affermato che la risposta della comunità internazionale "all’aggressione russa non è stata abbastanza forte". Per questo motivo ha sostenuto la necessità di un nuovo trattato da siglare a Vilnius in occasione del prossimo vertice NATO, per proteggere l’Ucraina anche da future aggressioni.

L’impegno del G7

I membri del G7 (Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Giappone) hanno ribadito la loro determinazione a “continuare a sostenere l’Ucraina nell’esercizio del suo diritto a difendersi dalla Russia, anche fornendo assistenza militare e di difesa”. È quanto si può leggere nel documento finale della riunione dei ministri alla Conferenza di Monaco. "Non ci deve essere impunità per i crimini di guerra e le altre atrocità, compresi gli attacchi alle popolazioni civili e alle infrastrutture" e le "deportazioni forzate di civili ucraini in Russia", hanno affermato i ministri del G7 ribadendo che "l'impegno a chiederne conto a tutti i responsabili, compresi il presidente Putin e la leadership russa, in conformità con il diritto internazionale" e a "mantenere e intensificare le sanzioni contro la Russia per limitare il suo sforzo bellico".

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