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Zelensky chiede armi, Scholz vede "una guerra lunga"

Alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco tiene banco il conflitto ucraino - Il cancelliere tedesco: "Chi può mandare tank a Kiev lo faccia adesso"

  • 17 febbraio 2023, 15:58
  • 24 giugno 2023, 04:42
Il presidente ucraino in videocollegamento alla Conferenza di Monaco

Il presidente ucraino in videocollegamento alla Conferenza di Monaco

  • Keystone
Di: ATS/AFP/Spi

Si è aperta venerdì pomeriggio con toni biblici la Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera. "La fionda di Davide va rafforzata", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo in collegamento video da Kiev. "Il Golia russo ha appena iniziato a perdere", ha continuato, ricordando che "il Cremlino può distruggere la pace di tutti i presenti. Se le decisioni del mondo vanno a rilento, Putin se ne avvantaggia". Tutti i paesi dell’ex blocco sovietico sono minacciati, ha continuato Zelensky, chiedendo all’Occidente di continuare ad aiutarlo in una guerra che "l’Ucraina deve vincere. Non c’è nessuna alternativa".

Scholz: "Chi può mandi i tank"

Ad ascoltarlo in Germania i leader mondiali, riuniti in vista del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, tema dell’evento d’apertura. A Monaco, da oggi a domenica, saranno presenti i rappresentanti di quasi cento Paesi, tra cui quaranta capi di Stato e di governo. E di armi, subito dopo Zelensky, ha parlato anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Caro Volodymyr - ha esordito - ti avremmo voluto molto volentieri qui perché l’Ucraina appartiere a una Europa libera e unità". Le fionde bibliche, in questo momento sono i carri armati: "Chi può mandare tank all’Ucraina lo faccia adesso. Nella politica sulle armi l’Unione europea deve remare nella stessa direzione".

Non sono le consegne delle armi, ha detto ancora il cancelliere tedesco, a prolungare la guerra. "È vero il contrario: quanto più presto Putin vedrà che le sue mire imperialistiche non sono raggiunte, tanto prima la guerra finirà e si avrà un ritiro delle truppe russe dal territorio conquistato". Questo è l’obiettivo dell’Ucraina, ma anche quello "che perseguiamo noi con grande unità a livello europeo. Credo - ha aggiunto - che sarà una guerra lunga. Il nostro messaggio a Putin è che noi siamo insieme a fianco dell’Ucraina".

Macron: "Non è l'ora del dialogo"

Quasi come in una staffetta, ha preso quindi la parola il presidente francese Emmanuel Macron, ribadendo che "dobbiamo intensificare il nostro sostegno" all’Ucraina per arrivare a "negoziati credibili". Anche lui ha ribadito che "siamo pronti ad un conflitto prolungato" e ha invitato i paesi europei a "investire massicciamente" nella loro difesa. Il presidente francese ha parlato anche della Russia, per dire che "dobbiamo portare avanti il dialogo dove possibile. Anche se questa non è ancora l’ora del dialogo". E ha concluso dichiarando di voler organizzare una "conferenza sulla difesa aerea dell’Europa".

Monaco ospita la conferenza per la sicurezza

Telegiornale 17.02.2023, 21:00

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