Le autorità iraniane fanno sapere che se gli Stati Uniti dovessero davvero decidere, la prossima settimana, di denunciare l'accordo riguardante il loro programma nucleare stipulato nel 2015, non vi saranno ulteriori trattative.
Come ha sottolineato il ministro degli esteri Javad Zarif, nell'intesa non può, come invece vorrebbe Washington, essere compresa anche la questione dei missili a lunga gittata, per la semplice ragione che si tratta di una faccenda interna, riguardante la sicurezza del paese e quindi non negoziabile.
Teheran sembra irremovibile, ancor più oggi, dopo le accuse del premier israeliani Benjamin Netanyahu relative a presunte violazioni dei patti, patti che erano stati sottoscritti dopo anni di difficili colloqui dal gruppo "5+1", vale a dire dai paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania, a cui aveva inoltre dato man forte l'Unione Europea.
ANSA/dg