La compagnia elettrica nipponica Tepco è stata condannata a una multa per l’equivalente di circa 3 milioni di franchi poiché giudicata responsabile del disastro dell’11 marzo 2011 alla centrale atomica di Fukushima, in seguito al terremoto di magnitudo 9 nel Giappone settentrionale.
Lo Stato è invece stato assolto perché non ha potuto evitare quanto accaduto. La società non ha in sostanza garantito la sicurezza della centrale sottostimando gli effetti di uno tsunami.
Il processo si è svolto per la denuncia di 42 persone che non hanno potuto rientrare a casa dopo il maremoto. Esse chiedevano indennizzi per quasi 30 milioni di franchi. Sono oltre 11'000 i giapponesi a chiedere risarcimenti a Tepco. Il terremoto e lo tsunami avevano causato in totale circa 16’000 vittime accertate.
Ats/afp/mas