Due persone sono morte martedì sera e altre centinaia sono rimaste ferite in Nuova Caledonia dove l’approvazione di una riforma da parte dell’Assemblea nazionale francese ha scatenato un’ondata di violenze
La prima vittima di questi disordini, i più gravi da quelli che hanno scosso il territorio francese nel Pacifico meridionale negli anni ‘80, è morta in seguito alle ferite riportate dopo essere stata colpita da colpi di arma da fuoco insieme ad altre due persone, ha annunciato il rappresentante del governo francese.
L’Alto Commissario francese Louis Le Franc ha dichiarato ai giornalisti che la vittima non è stata colpita “dal fuoco della polizia o della gendarmeria, ma da qualcuno che certamente voleva difendersi”. Anche una seconda persona è morta durante la notte, ha confermato in seguito l’Alto Commissariato, senza fornire ulteriori dettagli sulle circostanze di questo decesso.
Nonostante il coprifuoco in vigore a Noumea, le gravi violenze iniziate lunedì in tutto l’arcipelago sono riprese al calar della notte di martedì, segnata da numerosi incendi, saccheggi e sparatorie, anche contro la polizia. “Siamo in una situazione che definirei insurrezionale”, ha dichiarato Le Franc. “È giunto il momento di placare gli animi (...) è imperativo un appello alla calma”.
L’Alto Commissario ha riferito anche di “scambi di pallettoni tra rivoltosi e gruppi di difesa civile a Noumea e Paita” e ha detto di aver fatto intervenire la polizia anti-sommossa per fermare un gruppo di rivoltosi diretti verso un deposito di gas.
“Una spirale mortale”
“Vi lascio immaginare cosa succederà se le milizie inizieranno a sparare alle persone armate”, ha insistito Le Franc, “siamo in una spirale mortale, questi giovani, che io definisco rivoltosi, devono fermarsi”. Gérald Darmanin, ministro francese dell’Interno e dell’Oltremare, ha parlato di “centinaia” di feriti in Nuova Caledonia da lunedì, tra cui “un centinaio” di agenti di polizia e gendarmi.
La polizia ha effettuato un totale di 140 arresti solo a Noumea, secondo un nuovo rapporto di Louis Le Franc.
Noumea, 15 maggio 2024
Il testo votato
Nella Francia continentale, i deputati hanno adottato il testo che estende l’elettorato martedì sera con 351 voti contro 153. Il testo votato mira ad allargare l’elettorato per le cruciali elezioni provinciali nell’arcipelago. I sostenitori dell’indipendenza ritengono che ciò potrebbe ridurre il loro peso elettorale e “indebolire ulteriormente la popolazione indigena dei Kanak”. La riforma costituzionale richiederà comunque i tre quinti dei voti dei deputati riuniti in Congresso a Versailles prima di diventare effettiva.
Parlando alla stampa mercoledì, il presidente del governo del territorio favorevole all’indipendenza, Louis Mapou, ha “preso atto” della riforma votata a Parigi, ma ha deplorato una “mossa che ha un grave impatto sulla nostra capacità di gestire gli affari della Nuova Caledonia”.
“Facciamo appello alla calma”, ha proseguito Louis Mapou. Victor Gogny, presidente del Senato, ha aggiunto: ”Le mobilitazioni devono svolgersi all’interno di un quadro di riferimento; negli ultimi due giorni siamo stati al di fuori di questo quadro e il Paese è in fiamme. Dobbiamo calmare le acque”.
Intanto mercoledì il presidente Macron ha convocato un consiglio di difesa e sicurezza nazionale.
Notiziario
Notiziario 15.05.2024, 11:00