Neanche il tempo di celebrare il lancio, ed è già tempo di rientro a terra. La Starliner, la nuova navetta senza equipaggio della NASA sviluppata dalla Boeing, ha infatti avuto un problema che ha interessato la traiettoria iniziale poco dopo il lancio di venerdì, costringendo la capsula al rientro a terra, che avverrà tra 48 ore.
RG 12.30 del 20.12.19
RSI Info 20.12.2019, 15:33
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Il test definitivo era stato organizzato a Cape Canaveral e aveva l’obbiettivo di raggiungere la Stazione spaziale internazionale (ISS), dove era attesa dai sei membri dell'equipaggio al comando di Luca Parmitano, dell'Agenzia spaziale europea. La missione senza equipaggio doveva durare otto giorni, il tempo del viaggio di andata e ritorno proprio dalla ISS, e doveva essere una prova generale per la ripresa dei voli con equipaggio da parte degli Stati Uniti nel 2020, interrotti da quando la gli Space Shuttle sono stati abbandonati nel 2011.
Al decollo non ci sono stati problemi e la capsula si è staccata dal razzo Atlas V senza problemi circa un quarto d'ora dopo il lancio, ma proprio a questo stadio si è verificata un'anomalia del computer.
Il capo della NASA Jim Bridenstine ha spiegato in diversi tweet che l'anomalia proveniva dal sistema di contatori "tempo trascorso" a bordo del veicolo, che ha fatto credere a Starliner di aver raggiunto la spinta necessaria per posizionarsi nell'orbita corretta. Il pilota automatico della Starliner ha provato a riposizionarsi, ma la nave ha consumato troppo carburante nel processo.
Gli ingegneri della Boeing hanno messo la navicella spaziale in una nuova orbita. "Questo ci permetterà di tornare a White Sands (New Mexico) in 48 ore" ha detto Jim Chilton, vice presidente della settore aerospaziale di Boeing, in una conferenza stampa al Kennedy Space Center.
Boeing, fallisce la missione nello spazio
Telegiornale 20.12.2019, 21:00