Il sì alla nuova Costituzione si è imposto in Thailandia. A spoglio terminato, nel paese asiatico, secondo i primi dati provvisori diffusi dalla Commissione elettorale, i favorevoli al testo promosso dalla giunta militare sono stati oltre il 60%. Due ore dopo la chiusura dei seggi, si contavano già 9 milioni di "sì", contro poco più di 5,5 milioni di "no".
L'unica regione in cui i "no" sono in vantaggio, seppur con un margine minore del previsto, è il popoloso nord-est che rimane fedele all'ex premier Thaksin Shinawatra.
Secondo molti analisti, la Costituzione tradisce il desiderio dell'élite di Bangkok e del sud di contenere la popolarità di Thaksin, che nonostante il suo autoesilio continua a rappresentare la minaccia più seria agli interessi dell'establishment. Critiche alla nuova Carta vengono anche dalla comunità internazionale che la ritiene troppo filo governativa e poco democratica.
ATS/Swing