L'impatto del coronavirus si fa sentire anche sulle aste dei tonni in Giappone. Nel tradizionale primo evento dell'anno al mercato del pesce di Toyosu, a Tokyo, la maggiore offerta per un esemplare di tonno pinna blu da 208 chilogrammi è stata di 20,8 milioni di yen, l'equivalente di 179’000 franchi, appena un decimo rispetto all'anno scorso, a causa della crisi del settore ristorazione e il repentino calo dei consumi.
Durante l'asta - tenuta nelle prime ore del mattino, non erano presenti spettatori per via delle nuove norme contro gli assembramenti, in vigore dal 26 dicembre, e tutti indossavano la mascherina.
L'organizzazione del primo evento dell'anno generalmente ha una valenza mediatica e di norma attrae offerte più elevate dai ristoratori. A causa della pandemia l'intero comparto ha subito un ridimensionamento a partire dalla scorsa primavera nel Paese, per via delle restrizioni in corso alle attività commerciali e il graduale restringimento delle spese per consumi.